Anche il dirigente del Popolo della Libertà del Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi, interviene in merito alle manifestazioni promosse da alcuni Sindaci e Amministratori del Vallo di Diano



Anche il dirigente del Popolo della Libertà del Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi, interviene in merito alle manifestazioni promosse da alcuni Sindaci e Amministratori del Vallo di Diano per la richiesta della risoluzione delle problematiche che incombono sugli ospedali del territorio.

"Il diritto alla salute dei cittadini -dichiara Di Brizzi- è un valore irrinunciabile, ed in questa ottica la struttura ospedaliera di Polla- Sant'Arsenio, che rappresenta il riferimento di questa vasta area a sud di Salerno per un bacino di circa 80mila utenti, deve essere messa senza ulteriori indugi nelle condizioni di poter erogare i servizi necessari. Detto questo, ho assistito con non poca meraviglia – continua Di Brizzi– alle eclatanti iniziative dei primi cittadini del Vallo di Diano e del Tanagro delle ultime ore, compresa quella tenutasi ieri mattina a Polla. E' stata infatti davvero una sorpresa scoprire che finalmente, dopo aver tenuto per oltre 10 anni la testa nascosta in un sacco, anche gli amministratori locali si siano resi conto dello sfacelo in cui regna la sanità nel Vallo di Diano.

Quello che è più grave – sottolinea Di Brizzi – è verificare come di fronte ad un tema serio come quello della salute, e a fronte delle legittime richieste di servizi efficienti per i cittadini del Vallo di Diano, continui a mancare da parte dei nostri cari amministratori anche un minimo di pudore e di onesta autocritica. Dimenticando come fino ad oggi gran parte di quegli stessi amministratori abbiano assistito in silenzio, e a volte partecipato, alle scelte scellerate dei governi del centro-sinistra, che hanno eroso e svuotato di qualità la nostra sanità. Come ad esempio l’attuazione di concorsi ad personam per l’inserimento di medici e/o primari, gli sprechi enormi che sono stati perpetrati, i trasferimenti su altri territori di servizi necessari ed urgenti per la salute dei nostri malati. E così via. Poco o nulla è stato manifestato fino ad ora della catastrofe sanitaria che oggi ci troviamo a gestire, e che trova l’origine nel decennio di governo di Bassolino. Negli ultimi 10 anni la nostra sanità è stata usata, svuotata e svenduta, il tutto accompagnato dagli sterili e inutili litigi dei nostri amministratori, incapaci di mettersi d'accordo su qualsiasi cosa, figurarsi su un comune progetto di razionalizzazione delle risorse sanitarie. Ancora pochi giorni fa l'unico problema dei nostri sindaci era contendersi sui giornali la sede del distretto sanitario (Sala Consilina o Polla).

Di fronte a tutto ciò – continua Di Brizzi – mi sento di condividere pienamente il pensiero del Sindaco di Auletta, Pietro Pessolano. Nello sposare la causa per l’ottenimento delle giuste risorse alle nostre strutture, così da renderle perfettamente in grado di assicurare la massima tutela del diritto alla salute dei nostri concittadini, Pessolano ha sottolineato che l’atteggiamento posto in essere in questi ultimi giorni può rivelarsi strumentale. E’, dunque, NECESSARIA ed URGENTE – conclude Di Brizzi – una presa di posizione consapevole che ci porti "tutti" a rimboccarci le maniche, al fine di risolvere le GRANDI EMERGENZE cui i nostri nosocomi sono sottoposti. Per questo è fondamentale porre in essere atteggiamenti onesti e costruttivi, senza polemiche strumentali, che conducano a sottoporre le nostre valide motivazioni al neo commissario Maurizio Bortoletti. Sollecitando la Sua attenzione ed il Suo impegno per la risoluzione delle nostre difficoltà".

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