Il Rev. do Mons. Giuseppe Giudice è il nuovo Vescovo di Nocera Inferiore - Sarno



Il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Vescovo di Nocera Inferiore - Sarno il Rev. do Mons. Giuseppe Giudice del clero della Diocesi di Teggiano-Policastro, ad annunziarlo è Mons. Angelo Spinillo Amministratore Apostolico, giunto appositamente da Aversa lo scorso 24 marzo per dare la notizia, tenuta in gran segreto fino a quel momento, ai tantissimi parroci e fedeli del luogo che hanno affollato la sala delle conferenze del Vescovado a Teggiano. La notizia della nomina a Vescovo di Don Peppino Giudice, parroco delle due chiese di S. Anna e S. Antonio a Sala Consilina, ha immediatamente riempito di felicità quanti lo conoscono bene e ne apprezzano le straordinarie qualità umane e cristiane che proprio in questi anni di sacerdozio il parroco ha saputo infondere e trasmettere. Ricco il suo curriculum vitae. Don Peppino, 55 anni, ha vissuto la formazione cristiana sotto la guida del Parroco Sac. Giovanni Siciliani e presso la Casa delle Maestre Pie Filippine, ricevendo i Sacramenti dell’iniziazione cristiana e partecipando alle varie attività parrocchiali. Il 25 settembre 1980 entra nel Seminario Maggiore “Card. Alessio Ascalesi” di Capodimonte in Napoli e si iscrive alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale conseguendo il “Baccalaureato in Teologia” con una tesi sulla Teologia Crucis. Si iscrive alla Pontificia Facoltà Gregoriana in Roma e consegue la “Licenza in Teologia Dommatica” con una tesi sulla “Ecclesiam Suam” di Paolo VI. E’ ordinato Sacerdote da Mons. Guerino Grimaldi il 27 settembre 1986 nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Sala Consilina. Nel settembre 1990 è nominato Vicario parrocchiale di S. Anna in Sala Consilina, in aiuto del Parroco Mons. Donato Ippolito, al quale succederà come Parroco il 17 gennaio 1995. L’8 ottobre 1998, il Vescovo Mons. Francesco Pio Tamburino, lo nomina anche Parroco di Sant’Antonio da Padova in Sala Consilina. In questi anni ha ricoperto anche l’incarico di Assistente di Azione Cattolica: settore Ragazzi, Giovani e Assistente unitario. Per dieci anni è stato anche Assistente Regionale dell’ACR. Presso la Curia Diocesana ha ricoperto l’incarico di Direttore dell’Ufficio Catechistico - Dottrina della fede, annuncio e catechesi - e del Settore per l’insegnamento della Religione Cattolica curando la formazione dei Docenti in servizio e il difficile passaggio dell’immissione in ruolo di una parte degli IRC. Ha scritto diversi testi di poesie, molte delle quali pubblicate nel volume “Dilexit Ecclesiam”, fino a giungere alla sua nomina attuale succedendo a Mons. Gioacchino Illiano. A caldo don Peppino ha commentato visibilmente emozionato l’annunzio raccontando la prima sensazione: “Sicuramente di sorpresa e di inadeguatezza, incapacità, però poi il Signore ti sceglie e rispondi alla sua chiamata. Il programma che porterò avanti, impresso nello stemma che ho scelto, è quello della Chiesa: amare la Chiesa e farla amare”. Dal suo saluto incisivo da Vescovo Eletto alla nuova Diocesi: “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti Voi”(cfr 2 Cor 13,13). Mi affido a questo saluto liturgico, anche per dirvi subito che penso al nostro camminare insieme, come ad una stupenda, solenne e partecipata celebrazione eucaristica, dalla quale, salvo il rispetto per la libertà personale, nessuno deve rimanere escluso. Vengo a conclusione di un Anno Giubilare che, sull’esempio di S. Prisco ci ha rigenerati e fortificati nella fede. Stringo la mano, come si fa con gli amici, a tutti i Fedeli Laici, che vivono la testimonianza cristiana, singolarmente o nell’Azione Cattolica, Associazioni, Gruppi e Movimenti. “Un’alba di speranza aleggia sul mondo, anche se una fitta coltre di tenebre, dai sinistri bagliori di odio, di sangue e di guerra, minaccia di oscurarla: il Vescovo, che inizia trepido e fiducioso la sua missione, si pone a disposizione totale di questa Chiesa e della società civile, senza distinzione di razze o di ideologie, per assicurare al mondo il sorgere di un giorno più sereno e più dolce. Solo Cristo potrà far sorgere la luce che non tramonta, perché Egli è il “sole di giustizia” (cfr Ml 4,2): ma Egli pure attende l’opera di tutti”. E mentre da ogni dove giungono sinceri messaggi di gioia commozione festa e allegria per un incarico così tanto importante, il prossimo 13 maggio si terrà la cerimonia di consacrazione officiata dal Cardinale Agostino Vallini, mentre il 4 giugno prenderà possesso della sua nuova sede nella Diocesi di Nocera Inferiore - Sarno. A don Peppino, vanno i più affettuosi e sinceri auguri.

Antonella Citro

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