PdL : Scandalo tessere false. Cirielli sarebbe indagato.“Chiarirò ogni dubbio al pm”

Il Presidente della Provincia di Salerno e deputato del PdL, Edmondo Cirielli, sarebbe stato stato iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul falso tesseramento del PdL a Salerno e in provincia.
A renderlo noto il quotidiano “La Città”. L’indagine, condotta dalla direzione distrettuale antimafia, portò nel febbraio scorso al sequestro di 25 mila tessere del PdL sottoscritte nel salernitano, ritenute “sospette”. Di queste ben 22mila ricollegabili alla corrente vicina al presidente della Provincia Edmondo Cirielli, contro le 3mila di Mara Carfagna. Il deputato del Pdl e presidente della provincia di Salerno sarebbe, dunque, indagato dalla procura della Repubblica di Salerno, guidata da Franco Roberti, per l'ipotesi di voto di scambio.
L’iscrizione di Cirielli nel registro degli indagati dell’inchiesta, che nasce come una tranche della più nota “Linea d’Ombra” sulle collusioni tra camorra e politica a Pagani, sarebbe giunta dopo l’acquisizione da parte della Dda di una serie di incartamenti e delibere di Palazzo Sant’Agostino.
Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano “La Città”, “sotto la lente della Dda sono finiti atti e carteggi anche relativi a lavori di manutenzione stradale ed una fornitura all'ufficio staff del presidente Edmondo Cirielli, affidati alla cooperativa sociale "Ci siamo noi" con sede a Nocera Superiore”. Sembrerebbe, inoltre, che, insieme al presidente Cirielli, siano altre sette le persone indagate. Ma si attendono conferme in merito.
Intanto il numero uno di Palazzo Sant’Agostino è prontamente intervenuto a mezzo di un comunicato diffuso agli organi di stampa: «Apprendo da fonti giornalistiche di un’indagine a mio carico per la vicenda del tesseramento del mio Partito, e mi sembra logico, atteso che ne sono il leader – ha dichiarato - Non conosco, ovviamente, i contorni della vicenda – ha aggiunto la nota - ma so per certo che ho sempre rispettato la legge, per cui chiederò di andare dai magistrati per chiarire qualsiasi eventuale dubbio che potrebbero nutrire sul mio operato.
D'altro canto, la mia posizione sulla giustizia non cambia di certo: sono garantista ma rispetto la Magistratura e ho fiducia nella sua azione complessiva – ha concluso il Presidente Cirielli - Non credo a teorie complottiste e sono convinto che ci si debba difendere nei processi e non dai processi».

Annachiara Di Flora - www.ondanews.it -

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