Sala Consilina (SA) – Il Presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli per presentare “Profumo e polvere di terra".

 Sala Consilina (SA) – L’appuntamento è fissato per aabato 29 giugno 2013, nell’Aula Magna delle Scuole elementari di via Matteotti, a Sala Consilina (SA), per la presentazione del saggio del giornalista Lorenzo Peluso – “Profumo e polvere di terra” - Riflessione sull’evoluzione del Vallo di Diano tra sogno industriale ed antica vocazione agricola. Edizione aprile 2013 a cura della Melograno società Cooperativa editore. A presenziare: Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania e Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente. Sabato 29 giugno 2013 l’incontro culturale promosso dalla BCC di Buonabitacolo con inizio alle ore 10,30 presso l’Aula Magna delle Scuole elementari di via Matteotti a Sala Consilina (SA). Ne discuteranno con l’autore: Ferdinando Longobardi, docente alla Federico II di Napoli e all'Università di Basilicata; Angelo De Luca, direttore della BCC di Buonabitacolo; Sergio Antonio Robustella, Presidente del Tribunale di Sala Consilina; Michele Buonomo, Presidente di Legambiente Campania; Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania. I saluti saranno portati dal sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, dal sindaco di Sanza, Francesco De Mieri, e Giovanni Rinaldi, presidente della BCC di Buonabitacolo. A moderare il dibattito il giornalista Geppino D’Amico. Fra qualche anno nessuno si ricorderà più che la piana del Vallo di Diano, antico lago pleistocenico, con la laboriosa e paziente iniziativa intrapresa dai “Romani” e portata avanti nei secoli dalle popolazioni locali, era una fertile valle agricola. Nessuno lo ricorderà più perché le dinamiche evolutive di questo territorio, attraversato dalla principale arteria autostradale italiana, “l’Autostrada del Sole”, nell’ultimo ventennio, con forza, sta tentando di scrollarsi di dorso l’appellativo di Valle agricola. Lo scenario che si presenta all’ingresso della valle, all’altezza del comune di Polla, è quello di un’area fortemente urbanizzata dove lo spazio che una volta era destinato alle coltivazioni di cereali e granaglie, orti e frutteti, oggi è occupato da magnifici ed enormi manufatti in cemento prefabbricato, monumento all’industrializzazione moderna. A questo punto bisogna comprendere qual è la vera vocazione del Vallo di Diano e quale prospettiva paesaggistico ambientale si sta realizzando. La risposta sembra essere chiara per Antonio, un giovane nuovo piccolo imprenditori agricolo che con coraggio ha intrapreso la strada della pastorizia, ma non senza difficoltà. E’ questo il futuro della Valle? -Quasimezzogiorno.it-

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